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Uno studio dimostra che tra utente e iPhone c'è vero amore

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  1. †Shame
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    La passione per il proprio device mobile e, in questo caso specifico, per l’iPhone può sconfinare in un sentimento forte tanto quanto l’amore e, di conseguenza, paragonabile ad esso e a dimostrarlo ci ha ben pensato un recente studio apparso sulle pagine del New York Times.

    Il celebre quotidiano statunitense, infatti, ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo “Tu ami il tuo iPhone, letteralmente” in cui viene dimostrato in modo scientifico come la passione nei confronti del melafonino possa essere definita “vero amore”.

    Nell’articolo, nel dettaglio, viene quindi messo in evidenza lo studio condotto da Martin Lindstrom, esperto e studioso di neuromarketing, in cui sostiene e dimostra, appunto, che la devozione nei confronti dello smartphone reso disponibile dall’azienda di Cupertino provochi veri e propri sintomi di dipendenza affettiva.

    Secondo Martin Lindstrom, infatti, nella maggior parte dei casi, gli utenti che dimenticano il proprio iPhone a casa provano una sensazione di di vuoto e di stress emotivo simile alle pene d’amore e all’ansia provata quanto il proprio partner e lontano o, ancora, quando non si alcuna notizia della persona amata.

    Lo studioso ha poi elencato quelli che sono i dieci suoni che causano emozioni di maggiore intensità e la suoneria dell’iPhone va a piazzarsi direttamente al terzo posto, dopo il pianto di un filgio e dopo l’intel chime, ovvero il suono emesso dal PC al momento dell’accensione.

    Nell’articolo si parla poi della sindrome della “vibrazione fantasma” che affligge coloro che pensando di aver ricevuto una chiamata, un SMS o una nuova e-mail svuotano, completamente e continuamente, borse e tasche alla ricerca dello smartphone della mela morsicata o, ancora, lo maneggiano in maniera nervosa ed ossessiva.

    Tutto ciò, a detta di Lindstrom, sarebbe da imputare alle dopamine e all’effetto che il cellulare è in grado di sortire su alcune zone specifiche del cervello, le stesse che vanno a stimolare altre dipendenze quali, ad esempio, il gioco, il fumo e l’alcol.

    Ciò che però, in questo caso, stupisce in maniera particolare, e che le reazioni derivanti dal rapporto tra l’utente e l’iPhone sono più simili a quelle dell’amore e dell’affetto piuttosto che a quelle del vizio.
     
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  2. Arabong
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    Scusa ma questi studi sono ridicoli. Nel senso che mi fano sorridere.
    E se sono veri, i newyorkesi, o meglio il campione del test in questione è di sciocchi :rolleyes: persone e telefoni con priorità invertite.. oh jesus
     
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1 replies since 3/10/2011, 20:14   419 views
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